PAESC – Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima
Il PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima è un documento programmatico con il quale gli enti locali pianificano le proprie azioni per raggiungere gli obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia
Ultima modifica 18 dicembre 2023
PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima
Che cos’è il PAESC?
Il PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima è un documento programmatico con il quale gli enti locali pianificano le proprie azioni per raggiungere gli obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia:
- ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030 e giungere alla neutralità carbonica entro il 2050;
- aumentare l’efficienza energetica e il ricorso a fonti rinnovabili;
- preparare il territorio alle mutazioni del clima.
Per questo motivo il PAESC presenta al suo interno sia azioni di mitigazione delle emissioni di CO2, che di adattamento ai cambiamenti climatici.
Il percorso di redazione del PAESC
Il Comune di Santa Maria di Licodia ha aderito con Deliberazione del Consiglio Comunale n.4 del 27 Febbraio 2019 al nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia impegnandosi così a redigere il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) entro due anni dalla suddetta adesione.
Il documento si articolerà in sezioni:
- Analisi di contesto relativa al quadro normativo, agli aspetti territoriali, urbanistici, demografici, economici, energetici e climatici.
- Inventario delle Emissioni di Base (BEI, Baseline Emission Inventory) ed obiettivi del Piano: ossia la raccolta ordinata dei dati che descrive lo stato emissivo (CO2) del Comune rispetto ad un anno di riferimento.
- Valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico e delle vulnerabilità territoriali dal punto di vista climatico, socioeconomico, fisico-ambientale;
- Azioni di mitigazione e adattamento: vengono definite le azioni concrete per la riduzione dei consumi energetici e per l’aumento di resilienza del territorio rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici.
- Analisi e gestione dei rischi legati all’implementazione del Piano: riguarda l’analisi del rischio legato all’implementazione del PAESC, prevedendo le opportune contromisure per garantire il raggiungimento degli obiettivi.
- Prospetti riassuntivi: riassumono in forma tabellare gli obiettivi di ciascuna azione di mitigazione del Piano, evidenziando lo stato delle azioni medesime, i relativi costi stimati, i risparmi energetici, e la riduzione delle emissioni.
Percorso partecipativo
Prima di iniziare a costruire il Piano vero e proprio è stata avviata una fase propedeutica partecipativa alla redazione del PAESC rivolta alla cittadinanza ed ai portatori di interesse nata dalla necessità di un coinvolgimento attivo con chi opera e vive quotidianamente il territorio con la messa online di un questionario sul clima e sul risparmio energetico che ha preso in considerazione tre aree tematiche principali:
- la consapevolezza e percezione dei rischi conseguenti ai cambiamenti climatici;
- le politiche e strumenti specifici adottati o in via di adozione a livello locale;
Successivamente l’analisi di contesto del PAESC è stata messo in consultazione on line il piano.
Sarà possibile, mediante la mail del comune, raccogliere le osservazioni e contributi da parte dei cittadini e dei rappresentanti di enti/imprese/associazioni per individuare azioni realmente utili al territorio al fine di ridurre i consumi di energia elettrica e tutelare la qualità dell’ambiente.
Azioni
Il Piano si compone di 25 Azioni totali, suddivise tra n. 18 Azioni di Mitigazione (che comportano una riduzione della CO2) e n. 7 Azioni di Adattamento (che prevedono interventi atti a “contrastare” gli effetti e ridurre le vulnerabilità del territorio al cambiamento climatico) che vanno ad agire su diversi ambiti tematici.
Approvazione e successivo monitoraggio
Il Piano approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 6 del 17/06/2021 è stato trasmesso all’Ufficio Europeo del Patto dei Sindaci in modo che il Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea possa effettuarne una validazione basata su di una serie di criteri di ammissibilità e fornire una relazione contenente eventuali proposte per il miglioramento.
E’ previsto il monitoraggio biennale delle azioni e la revisione completa, ogni quattro anni, dell’intero documento.